di Redazione - mercoledì 16 Gennaio 2013 [Carnico, Varie]
Il Carnico deve ancora iniziare ma gli argomenti di discussione già non mancano. No, non sono le solite diatribe di mercato, i “si dice” classici di questo periodo in cui (chissà perché?) tutti si danno da fare per rinforzare le squadre ma nessuno svela i piani. No, stavolta a fare rumore ( e lo farà, ah, se lo farà! …) è lo sfogo di un allenatore che si è sentito preso in giro e che ora vuole dire la sua. L’allenatore in questione è Elio Pascoli, che lo scorso anno condusse l’Ardita alla promozione in Seconda e ora si sente scaricato. Elio Pascoli mi ha cercato, ha voluto fortemente questa intervista per raccontare i fatti come li ha visti lui.
Allora, Elio, deluso?
Non posso essere deluso da alcune persone verso le quali non provo nessuna stima. Questa vicenda, se facesse ridere, sarebbe una barzelletta! Ma purtroppo è una cosa seria, anche se inquadrata nella piccola realtà del nostro Carnico. Non c’è stata né trasparenza, né lealtà, né serietà. Due anni fa volli prendermi una pausa di riflessione, perché ero stanco di questo ambiente formato anche (ma non solo, per fortuna) da consiglieri, dirigenti e giocatori opportunisti che ti usano quando servi, salvo scaricarti senza motivi apparenti.
Cosa ti ha dato veramente fastidio in tutta questa vicenda?
Il fatto che fino a pochi giorni fa sembravo riconfermatissimo sulla panchina dell’Ardita, lo aveva detto anche il presidente a radio e giornali. Ed invece, a poche settimane dall’inizio della preparazione, mi comunicano che hanno scelto un altro, un altro che si è proposto: ridicolo! Intendiamoci, non sto parlando così perché non avrò più la panchina, ma perché mi sono sentito preso in giro. Mi avevano cercato anche altre squadre ma io (che sono una persona seria e corretta) avevo declinato l’offerta. Ho saputo del mio, diciamo così, esonero il 13 gennaio.
In più, avevi già coinvolto alcuni giocatori con l’intenzione di portarli a Forni …
Infatti, erano almeno in quattro che stavano valutando l’ipotesi Ardita e devo dire che le probabilità che mi seguissero erano molto alte. Giocatori in gamba, di categoria, gente che avrebbe dato una grossa mano.
Ma ti avranno detto il perché di questa decisione?
La scusa è stata che avevo metà squadra contro. Ma è una scusa, naturalmente, perché io so benissimo chi mi remava contro e non ho alcuna difficoltà a fare i nomi: Raffaele Carrera, Gianluca Ferrari e Maurizio Romanin, ovvero “Micio”.
Scusa, Elio, e per quale motivo avrebbero dovuto remarti contro?
Carrera perché lo scorso anno lo utilizzavo poco, preferendo fare altre scelte; Ferrari davvero non lo so, visto che è stato fuori per molto tempo ma a causa di problemi fisici. Maurizio Romanin, poi, proprio non lo capisco. Forse perché a me è riuscito, da allenatore, portare la squadra in Seconda, cosa che lui non seppe fare l’anno prima. E qui parlo di risultati, cose concrete che sono sotto gli occhi di tutti.
Ma ci sarà qualcuno che si è comportato in maniera diversa nei tuoi confronti?
Certo, Andrea Carrera. “Lupo” è una persona seria, uno che, come me, evidentemente, dà importanza ancora ai valori che contano. So che ha detto che se non ci sono io non va giocare, dimostrando una certa linea di coerenza, serietà e riconoscenza. La stessa cosa non posso dire di “Micio” Romanin, che in tutta questa vicenda ha lavorato sotto traccia, accorgendosi che con me non poteva “comandare” come avrebbe voluto. Lo ritenevo un amico, un amico che invece mi ha liquidato con un SMS. Che tristezza! In me, lo scorso anno, avevano cercato chi fosse in grado di mettere ordine in un ambiente che spesso si è dimostrato caotico. La mia serietà, insomma, l’avevano apprezzata, salvo darmi il ben servito quando il mio modo di fare ha iniziato a dar fastidio. Ho gestito situazioni difficili (il dualismo Paschini – Della Pietra, per esempio) riuscendo a far prevalere sempre il buon senso. Forse per questo sarò stato scomodo? Inaudito! Visto che il consiglio direttivo non si è ancora riunito, devo pensare che sia già stato fatto tutto senza tener conto del parere di un organo collegiale. A questo punto, mi chiedo, a cosa servono i consiglieri? Se basta un SMS, frutto della decisione di pochi, per decidere il futuro, siamo messi proprio male…
Insomma, sei tornato più o meno alle convinzioni di due anni fa, quando avevi detto basta?
Ma sì, perché, certe situazioni si sono ripetute: non è il calcio ad essere malato, ma alcune delle sue componenti, come i dirigenti che lo avvelenano con la loro falsità ed il loro bieco opportunismo. In Carnia, il calcio, pur rispettando le sue logiche di competizione, è forse l’elemento sociale più aggregante, ma certi personaggi fanno di tutto per avvilirne lo spirito. Tengo a precisare che questo che può sembrare lo sfogo di una persona delusa, altro non è, invece, che il racconto di come sono andati fatti. Un avviso per chi arriverà al mio posto: non fidatevi di lusinghe e promesse!
Che ricordo conservi di Forni?
Quello di un bellissimo ambiente, dove, se non ci fossero certi personaggi, si potrebbe lavorare davvero bene. Ringrazio tutti quelli che hanno apprezzato il mio lavoro, la mia serietà e la mia trasparenza: tutti questi sono la maggioranza, ma è bene che si sappia che c’è una minoranza in grado di rovinare tutto questo.
Questa è la versione dei fatti proposta da Elio Pascoli. Adesso, naturalmente, il diritto di replica spetta all’Ardita che troverà su questo sito lo stesso spazio. E la replica non si fa attendere: immediata la risposta di “Maurizio “Micio” Romanin, alla quale, come promesso, garantiamo lo stesso spazio.
Grazie per lo spazio che mi concedete per una doverosa replica alle gravi affermazioni fatte da Elio Pascoli, lesive della mia persona e del mio status di dirigente della ASD Ardita. Questa la mia versione dei fatti, cruda e spietata; non sono infatti abituato a girare intorno ai problemi e chi mi conosce bene (non certo Elio Pascoli che ho visto forse un paio di volte negli ultimi 6 anni prima dell’esperienza di questo campionato) sa che ho mille difetti ma che sono anche fin troppo schietto e sincero. A gennaio 2012, non potendo allenare l’Ardita anche per l’imminente campionato a causa di impegni familiari ho personalmente contattato Elio Pascoli che avevo conosciuto al corso di allenatore a Villa Santina nel 2006. Sapevo che era fermo da qualche stagione ma volli convincerlo a darci una mano perchè mi sembrava una brava persona anche se tra i dirigenti e i giocatori delle squadre che aveva allenato in precedenza non avevo trovato una (dicasi una!) sola persona che non mi avesse detto: “Pascoli? Brava persona ma a livello calcistico zero”. Ho tuttavia voluto fidarmi della conoscenza personale nonostante fosse, tra l’altro, quasi sempre stato esonerato dagli incarichi precedenti. Deve quindi ringraziare il sottoscritto (e il Presidente Ferloni) se ha avuto l’opportunità di allenare l’Ardita. Avessi ascoltato le voci mai avrebbe messo piede a Forni Avoltri. I primi problemi sono iniziati già con la preparazione precampionato con diversi giocatori che, basiti e quasi increduli, si sono rivolti al sottoscritto chiedendo se avessimo preso un allenatore di pulcini o di prima squadra tanta era la pochezza degli allenamenti sia a livello qualitativo che quantitativo. Come dirigenti abbiamo chiuso un occhio lasciandolo lavorare in pace. Dopo l’inizio del Campionato abbiamo dovuto intervenire invitando Elio Pascoli ad una gestione diversa degli allenamenti (e a presenziarne le sedute fino alla fine in quanto per sua abitudine se ne andava una buona mezz’ora prima lasciando tutto all’autogestione); non c’era uno straccio di programma tecnico/tattico ed atletico e tutto pareva frutto dell’improvvisazione tanto che i giocatori non sapevano nemmeno in quali giornate si sarebbero svolti gli allenamenti. Inoltre, abbiamo fatto presente che sarebbe stata gradita una valorizzazione dei giovani del paese perché questa già da anni è la politica della società (tuttavia mai imponendogli scelte) e visto che comunque le partite quest’anno dopo il primo tempo erano il più delle volte finite in termini di punteggio. Ci sembrava fosse più che legittimo chiederlo. L’invito non è stato raccolto tant’è che le lamentele (Ferrari e Carrera sono gli unici che si sono esposti pubblicamente) anche di parecchi altri giocatori sono state la costante quest’anno. La ricerca della gloria personale dell’allenatore evidentemente ha pesato più dell’ ”aziendalismo” necessario nel rapporto società/tecnico. Dirò di più. Pascoli dice di essere trasparente leale e serio? Ma quando mai … Nel corso della stagione ha avvicinato più volte dei nostri tesserati dicendo loro che nel caso lui non fosse stato più l’allenatore il prossimo anno avrebbero potuto seguirlo in altre squadre da lui allenate. E’ forse corretto questo? Portar via i giocatori alla società che ti ha dato fiducia? “Lupo” Carrera (bandiera dell’Ardita e lui si mio amico vero) è pronto a seguirlo e a non giocare con noi il prossimo anno? Segua pure un personaggio del genere se crede, evidentemente in lui l’opera di convincimento è riuscita. Ero convinto si giocasse per la maglia, non per l’allenatore ma se sarà come dicono mi sarò sbagliato.Come si evince da queste mie parole (e per motivi di spazio non posso andare troppo nei dettagli) i “motivi apparenti” che cita Pascoli sono motivi veri, reali. E abbastanza gravi direi da impedire la prosecuzione del rapporto di collaborazione. La pazienza è stata superata da un pezzo, la correttezza dell’Ardita è stata esemplare consentendogli di finire il campionato e di portarsi a casa la vittoria del campionato in cui personalmente ritengo ci sia poco di suo (complimenti ai giocatori dal primo all’ultimo, la vittoria è tutta vostra! Sarebbe interessante chiedere a ognuno cosa abbiano imparato in questi mesi dal loro, diciamo così, condottiero …). Riguardo al basso livello delle affermazioni sul fatto che io non sarei riuscito a portare la squadra in seconda ricordo a Pascoli che ho ereditato tre anni fa una squadra che arrivava da anni tra le ultime posizioni, l’ho imbottita di giovani del paese, dandole un gioco (a detta del pubblico) e le ho fatto fare più di 100 punti in due anni preparandogli il terreno per la cavalcata di quest’anno. O forse lui in 4 mesi crede di aver fatto il miracolo? Una persona intelligente avrebbe ringraziato il suo predecessore anziché screditarne il lavoro. Preciso che il nuovo allenatore non si è proposto, è stato volutamente cercato e voluto. Un allenatore che avrà la collaborazione di tutti come è sempre stato qui a Forni Avoltri, gente forse un po’ “pazza” ma che sa riconoscere subito chi ha di fronte e che ti dà il cuore se sente di poter essere ricambiata. Pascoli si sente in dovere di dare avvertimenti al nuovo allenatore? Il nuovo allenatore non ne ha bisogno, è una persona intelligente e competente e soprattutto non ruba giocatori alle altre squadre e non perde per strada quelli presenti. Vorrei dare io un consiglio a tutte le squadre del Carnico (e mi vengono i brividi a pensare a quelle che avrebbero già cercato Pascoli): attenzione al personaggio! Dai dirigenti falsi e biecamente opportunisti dimentica di dire che ha ricevuto un lauto rimborso spese per la misera opera prestata (dal mese di luglio in poi se ha diretto dieci allenamenti è già tanto). Dirigenti che lavorano GRATIS per parecchi mesi all’anno facendo del volontariato e della passione la loro bandiera. Non si permetta nemmeno di nominarli oltre che di gettar loro fango addosso. Nel caso specifico io lavorerei nell’ombra? Manco per sogno, io ci metto sempre la faccia nelle cose che faccio anche quando dovrebbero metterla altri (e ho messo io la faccia anche nei confronti delle squadre che ci hanno prestato giovani cui far fare esperienza e che Pascoli poi ha lasciato puntualmente in panchina). Ringrazio in toto i giocatori, dal primo all’ultimo, per l’impegno e la grande professionalità dimostrata fino alla fine; vorrei anche tranquillizzare quelli che avevano manifestato l’intenzione di cambiare squadra o addirittura di non giocare più nel caso Pascoli fosse stato confermato. La cosa non succederà. Spero di non essere nuovamente costretto ad intervenire su questo sito su questo argomento che considero chiuso. Grazie a tutti per la solidarietà che mi state già manifestando mentre scrivo.
Maurizio “Micio” ROMANIN
(Dirigente ASD Ardita Forni Avoltri)
Ora che intervista e replica ufficiale hanno trovato più o meno lo stesso spazio, avverto che non verrà più pubblicata alcuna controreplica da parte degli interessati che, se lo riterranno opportuno, potranno chiarirsi a quattr’occhi. Aperti, invece, i commenti per chi vorra dire la sua, sempre, naturalmente con rispetto e civiltà.
59 commenti a “IO, ELIO PASCOLI, CACCIATO CON UN SMS. MA ROMANIN REPLICA …”
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26 Gennaio 2013 alle 15:39
Avrei voluto portare a conoscenza la mia versione sulla vicenda Pascoli dopo il rinnovo del direttivo ma visto il clamore che ha suscitato, mi sembra corretto e doveroso un mio intervento chiarificatore su quanto avvenuto. Il tutto ha avuto inizio in quel di Priuso dopo aver vinto e centrato la promozione. Nell’intervista a caldo che il giornalista mi fece in diretta radiofonica, nell’euforia del momento, alla domanda se avessi riconfermato l’allenatore ed i giocatori, dissi che la conferma era un atto dovuto dimenticandomi però che il mio mandato e quello del direttivo sarebbe giunto al termine a fine anno. Al mister Pascoli successivamente, dissi che non avendo la certezza di essere riconfermato, non avrei potuto garantirgli la conferma sulla panchina dell’Ardita e che solo in virtù di una mia riconferma alla guida della Società ne avremmo potuto parlare. La mattina di domenica 13 gennaio ho personalmente telefonato al mister Pascoli per metterlo al corrente che la Società aveva avuto un contatto esplorativo con un altro allenatore ma che per il momento non c’era niente di concreto. E’ evidente che l’attività di una società non può interrompersi, perchè, anche se in scadenza di mandato, deve giocoforza continuare. Eventuali nuovi giocatori, dirigenti e allenatori devono essere contattati con largo anticipo. A seguito della mia telefonata mister Pascoli in maniera frettolosa, sentendosi probabilmente già esonerato, ha inviato un sms all’incolpevole dirigente Romanin Maurizio apostrofandolo con male parole e, di fatto, troncando definitivamente ogni rapporto con la società. A seguito di questo brutto episodio, il nostro dirigente sentitosi attaccato ha risposto di getto all’allenatore. Il suo messaggio, tuttavia, né poteva né doveva essere interpretato come un esonero anche perchè un qualsiasi dirigente non ha la facoltà di poter decidere autonomamente su argomenti di competenza dell’intero direttivo.
Ringrazio comunque per l’opera prestata in questa stagione il mister Pascoli e vorrei precisare che il dirigente Romanin Maurizio non è né opportunista né tanto meno lavora nell’ombra, in quanto si dedica da parecchi anni in maniera disinteressata al bene della società.
Per il bene di tutti, auspico che questa polemica venga chiusa anche perché a mio parere si è già andati oltre il dovuto; pertanto, chiedo ai tesserati dell’ Ardita di astenersi da ulteriori commenti sulla vicenda.
Il Presidente dell’Ardita Mario Ferloni
26 Gennaio 2013 alle 15:58
Tempestivo il presidente dell’Ardita … A questo punto era meglio se non scriveva proprio.
@ Lorisrassatti. Visto che non metto il cognome magari mi ignorerai, ma spiegami, tu che sputi sentenzi, tu che sai tutto, tu che ti permetti di tranciare giudizi a destra e manca, dimmi, cosa hai fatto nella tua carriera di allenatore? Niente. Il nulla. Di certo hai dimostrato di non essere succube del risultato, visto che non ne hai ottenuto uno nemmeno per sbaglio. Impara a rispettare il lavoro, l’impegno, la passione degli altri, piuttosto. Qualche allenatore prova a fare qualcosa e prova a mettersi in discussione sedendo in panchina. Certo, forse è più semplice stare seduti davanti ad una tastiera a scribacchiare sentenze. E adesso scrivi pure quello che vuoi, rispondimi come vuoi, ma resta il fatto che come allenatore sei di gran lunga inferiore a quelli che insulti con i tuoi commenti saccenti e senza il minimo costrutto.
26 Gennaio 2013 alle 17:47
Caro Presidente, la sua, indubbiamente tardiva, versione finirà per alimentare polemiche. La società poteva fare marcia indietro, visto che Lei dice che il dirigente non ha poteri. Evidentemente non solo i poteri li ha, ma vengono anche ratificati, a mio avviso, dal Suo intervento. Anche perchè il primo a parlare è stato il dirigente e, fino ad oggi, nell’evidente tentativo di allontanare le polemiche ed i riflettori dalla squadra, nessuno aveva parlato a parte lui. Converrà che è quantomeno sospetto. Anche a lei ribadisco che io non sono minimamente coinvolto fra le parti, ma leggo semplicemente i commenti.
27 Gennaio 2013 alle 09:15
@maurizio d.r : Io ho vinto la stupidità calcistica mentre, a quanto sembra, tra video games, fantacalcio e tante pippe mentali, qualcuno ce l’ha ancora dentro.
27 Gennaio 2013 alle 10:36
@ lorisrassati. Ah, allora qualcosa hai vinto? La tua risposta, come molte delle cose che dici, è fumo negli occhi! Ripeto: impara a rispettare gli altri.
27 Gennaio 2013 alle 10:53
Scusate, ma perchè non si parla del problema? Cosa abbia vinto o meno Loris Rassati, come chiunque altro, cosa incide su quanto accaduto fra Società ed allenatore? Valutiamo i concetti per favore, dicendo se si è d’accordo o meno e motivando le opinioni.
28 Gennaio 2013 alle 07:35
Personalmente mi ero già fatto un’idea su questa goffa vicenda. Il post. n. 51 mi conferma che la società Ardita non si sia comportata in maniera del tutto trasparente con il proprio tecnico. Il tecnico della promozione, sottolineo, anche se leggendo i pareri provenienti da Forni Avoltri sembrerebbe che la squadra riuscisse a fare quello che nemmeno al Barcellona campione di tutto sarebbe riuscito ovvero vincere con un allenatore incompetente…
Evidenziando che tutti i protagonisti della storia mi sono completamente sconosciuti e basandomi solo su quanto scritto sopra mi pare comunque di capire che l’Ardita, intesa come società, non abbia fatto, almeno in questo contesto, una gran bella figura.
28 Gennaio 2013 alle 16:16
Di leggi , emendatemi, regole ecc. nella nostra bella Italia ne sono state scritte un’enormità; tutti sanno tutto e gli uni sono meglio degli altri ma come sempre accade quello che manca è il buon senso. Buon senso nel fare i dire qualsiasi cosa buon senso nel cercare di rimediare ad un errore o una parola detta fuori dalle righe. Mai mettersi in discussione mai dire ho sbagliato, questa è l’educazione che diamo ai nostri figli. Tante parole tantissime lettere “buttate” su un blog (non è colpa di chi l’ha realizzato, intendiamoci) che dovrebbe servire a far innamorare i giovani al più bello sport del mondo ed invece per forza di cose gli allontana. Fuori quota, vecchi, partite giocate il sabato o la domenica non sono questi i veri problemi del campionato carnico o del calcio in generale, quello che stiamo leggendo sono i problemi di una società che non vuole mettersi mai in discussione e che colpevolizza sempre gli altri per sentirsi a posto con la coscienza. In tutte le lettere lette nessuno a mai scritte la parola “scusa” o “forse sarebbe stato meglio” no solo accuse e contro accuse, tutti siamo meglio del prossimo, tutti andiamo dritti per la propria strada senza girarsi indietro senza mai dare un passaggio a nessuno. Ma che bella società!! Saluti Loris ex portiere del Cavazzo
10 Febbraio 2013 alle 00:03
Io sono venuta a conoscenza solo oggi di questo spiacevole fatto…! Dopo aver letto i botta e risposta e i vari commenti fatti inevitabilmente mi si sono riempiti gli occhi di lacrime! Sono cresciuta con un papà giocatore,allenatore,arbitro e dedito all’Ardita,a Forni Avoltri! Mi ha trasmesso l’amore per il calcio e per i “canarini”! Lui ha, a volte, “sacrificato” la sua famiglia per quello che lui riteneva un grande amore! Un grande amore per la società e per lo sport,un amore per gli amici di Forni! Sicuramente aveva il suo carattere irruento,spesso polemico,molte volte magari veniva frainteso,ma sicuramente quello che doveva dire lo diceva in faccia ai diretti interessati! Dispiace leggere tanti commenti acidi,polemiche che eludono dalla vicenda,schermaglie tra ex compagni di squadra! Il calcio,come tutti gli sport, dovrebbe unire non dividere! Rivali in campo amici fuori! Questo mi è stato insegnato! Dev’essere un divertimento,una passione! Devi giocare per i colori della tua squadra,per il tuo paese,devi essere orgoglioso di indossare la maglia,in campo o in panchina! Poi i panni sporchi devi lavarli in casa…! Non entro in merito dei due protagonisti di questa storia! Il Mister lo conosco in modo superficiale e non potrei giudicarlo,Micio lo conosco da sempre e sarei di parte! Dico solo che sarebbe stato più corretto risolvere la questione a tu per tu,lontani dai “riflettori”! Tutta questa storia non fa fare una bella figura a nessuno,mette un po’in ombra la grande felicità per una promozione tanto inseguita! Una promozione che è il frutto del duro lavoro della stagione passata,ma anche di tutti gli anni precedenti! Una promozione che ha fatto felice il mio Papili prima che se ne andasse! Fa male che una grande gioia poi venga oscurata da tanto astio! Spero davvero che gli animi si plachino e che si possa iniziare un nuovo campoinato nello spirito dello sport e del divertimento senza tante polemiche che il più delle volte non sono costruttive! Approfitto di questo spazio anche per ringraziare Daniele Candido per le belle parole su papà in un post precedente! Scusate delle chiacchire e buon campionato a tutti e naturalmente SEMPRE FORZA ARDITA!!! Manu!