di Redazione - mercoledì 17 Luglio 2013 [Carnico, Varie]
In merito a “I fatti delle giornata”, abbiamo ricevuto il commento di seguito riportato (a firma “Indignato”):
Mi dispiace rovinare questo clima così sereno, ma penso debba essere segnalato anche un bruttissimo episodio a Paularo dove l’attaccante ospite Bedi è stato pesantemente insultato per il colore della sua pelle senza mezzi termini e nel finale di gara alcuni sostenitori locali hanno cercato addirittura di entrare in campo per attaccarlo..una vera VERGOGNA!!
Immediatamente, abbiamo cercato conferme, ascoltando sia il presidente della Velox Screm sia l’accompagnatore ufficiale della Pontebbana Gollino. Entrambi hanno precisato che qualcosa è successo e che l’arbitro (che ha invitato Bedi ed il capitano della Pontebbana nel suo spogliatoio) molto probabilmente riporterà l’accaduto sul proprio referto. Da parte nostra, a prescindere dalle decisioni ufficiali diciamo solo: che tristezza!
PS. Ricordiamo che, come sempre, non pubblicheremo commenti firmati “Anonimo” o similari, ma solo quelli con nome e cognome oppure un nickname riconoscibile dalla Redazione (vedi qui sotto gli esempi di Tiz, Cristy e Velox 7).
68 commenti a “CHE TRISTEZZA!”
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18 Luglio 2013 alle 16:18
Scusate serve un permesso speciale per andare a Pescare a ciarcivento.sabato???.siccome il tagliamento è vicino l’area di gioco..o tra un pesce palla e un’anguilla rischio , che l’arbitro..mi cacci via..anche se è pesca e non è caccia????ahhaha
18 Luglio 2013 alle 16:52
Cristy:
occhio a quello che scrivi…:
pesce palla, anguilla…
😀 😀 😀
dal razzismo..all’erotismo…
😀 😀 😀
scusa la sdrammatizzazione dopo post e post nei quali si è letto di tutto, e scusa la confidenza, visto che non ti conosco.
Ciao
😉
18 Luglio 2013 alle 17:11
@49: Sergio. In casi come questo l’arbitro, attraverso il designatore, viene informato della sanzione del giudice. Una volta riceveva un telegramma o una telefonata, oggi immagino via e mail. Così come accade in caso di pesante morosità di una società quando sia l’arbitro che la società vengono avvisati che in caso di mancato saldo non si gioca. Ovviamente, ripeto il suolo pubblico è tale e tale rimane, quindi l’arbitro non allontanerà nessuno. Certo che chi sta sul suolo pubblico non pagherà l’ingresso e, piccolo o grande, sarà un danno per la società. Quello che mi sembra mancare, però, è la proposta di qualcosa che eviti questo problema che, mi pare, non è la prima volta che succede …
18 Luglio 2013 alle 17:39
Penso, forse con un po’ di arroganza, che ci sia un problema di fondo alla questione: culturalmente parlando, confondiamo il MICRO con il MACRO. Ovvero ritengo che in un contesto micro come quello di un campo di calcio dilettantistico si usino i metri di giudizio di una realtà macro come un campionato professionistico con tanto di squalifiche del campo, inapplicabile quando il campo stesso è diviso dal pubblico da una rete o da una strada di passaggio. In più si confonde il micro di un episodio con una condotta diffusa che rimane tutta da verificare. A volte vedo nei ragazzi e non, atteggiamenti da star dello sport che vanno dalla semplice esultanza/emulazione a gesti sconsiderati che meriterebbero la prova televisiva (o Militello di Striscia la notizia) perdendo così la dimensione ludica e locale del carnico che rimane la caratteristica fondamentale e il sale della competizione. Quindi anche un episodio offensivo (perchè rimane tale) forse in un contesto diverso (specie vedendo l’attualità di presunti politici…) rischia di scatenare una valanga di razzismo quale forse non è (come detto da qualcuno l’offesa verso i cosiddetti “terroni” immagino ci fosse anche nel carnico del ’60 quando c’erano i militari a giocare…oppure ci si offendeva tra paesi…questo non vuol dire giustificare i comportamenti ma dare un limite a tutto e saper prendere le cose nella dovuta misura (se parlassimo delle scelte sessuali si scatenerebbe l’omofobia perchè declino qualcuno chiamando gay??? cosa comune che accade nei discorsi dei ragazzi di oggi eh!!!). Ora ci sentiamo tutti dalla parte del giocatore ovviamente ma forse nella vita reale quando ci siamo sentiti offesi da qualcuno anche noi avremmo risposto allo stesso modo (che fosse di colore…oppure albanese…oppure dell’est o semplicemente triestino o friulano o che avesse qualcosa che mi urta).
Penso per dovere ed educazione, che i ragazzi meritino di vedere il meglio di ciascuno, specie in un ambiente come quello sportivo sinonimo di divertimento prima di tutto. Lasciamo alle realtà MACRO i problemi MACRO e abituiamoci a guardare le cose dal punto di vista giusto ed equilibrato.
18 Luglio 2013 alle 18:40
Povero campionato carnico, siamo caduti proprio in basso! (ma qualcuno può cominciare a scavare.)
Com’era bello giocare quando non c’erano le radiocronache, non c’erano i siti internet SPORTIVI COME QUESTO IN CUI SI SCRIVE E SI LEGGE DI TUTTO FUOR CHE DI CALCIO, di quando i risultati li sapevi solo il lunedì leggendo il Messaggero.
Del resto siamo figli del tempo in cui viviamo…..
A questo punto dal campionato mi aspetto solo di leggere di partite truccate o comprate e allora si, saremo diventati come la serie A!!
In conclusione: MENO TELEVISIONE E PIU’ PALLONE.
18 Luglio 2013 alle 18:44
complimenti al signor arbitro che oltre a rispondere in modo arrogante e maleducato si è anche dimostrato un bugiardo di prim’ordine…le dieci giornate al capitano si commentano da sole,una vergogna e basta!vorrei sapere inoltre che insulti avrebbe sentito dagli spettatori visto che nessuno ha aperto bocca nei suoi confronti…!!infine coplimenti alla federzione che forse è riuscita a trovare il modo di farci pagare la lettera mandata su questo sito alla fine della passata stagione!!che schifo….vien voglia di appenderle…
18 Luglio 2013 alle 19:00
Caro missana..io non sono un sampei e quindi i pesci da me scelti sono scelti a appositamente..il pesce palla è molto colorato..come i 54 post che stiamo leggendo..ma nello stesso tempo se non cucinato bene è pure tossico e per alcuni casi mortale..l’anguilla è un pesce che scivola via facilmente ..come le troppe chiacchire che si usano..e non si conclude nulla…questi vari momenti ci sono da sempre …non sono giustificabili..ma se alle provocazioni rispondiamo con provocazioni allora..l’anquilla andrà bene hahahaha..detto questo sono piu vicina di quanto tu possa immaginare..quindi la prox volta potrei starti accanto..hahahaciao ps..io posso essere anche pungente ..ma sò anche ridere e sdramatizzare …qualche volta hahahahahahah mandi
18 Luglio 2013 alle 20:32
Caro Gabriele, ho 55 anni e da alemno 20 seguo le vicende del Carnico facendo radiocronache e curando questo sito. Ti confesso che mi piacerebbe moltissimo poter raccontare solo belle azioni la domenica oppure scrivere articoli di approfondimento tattico ed esaltare gesti tecnici. Però purtroppo esistono anche altre realtà. Se alla redazione del sito arrivano notizie su alcuni episodi è mio dovere informarmi sui fatti e riportarne i contenuti sul sito. Perchè ci sono delle realtà e delle situazioni che accadono e chi si interessa di un movimento ha l’obbligo professionale di raccontarle. Ma tu come vedresti un telegiornale che parla solo di cronaca rosa e di cose belle? Io lo troverei assolutamente inutile e fuori dal mondo, perchè il mondo è fatto di situazioni e persone diverse fra loro. Io credo che ognuno possa avere le sue opinione ma la regola prima è quella di rispettare il lavoro e l’impegno degli altri se questo è fatto con onestà. E poi, al limite, basta non accendere la radio la domenica oppure navigare in web evitando siti come il nostro. Stammi bene, Massimo.
18 Luglio 2013 alle 22:37
…il Diavolo e l’acqua Santa… Nel comune umano intendimento delle persone è difficile ed al quanto arduo personificare chi realmente è il “diavolo” che purificato dall’acqua “Santa” si trasforma in SANTO! Ricordo che nella passata stagione sportiva in occasione di una partita di campionato tra Pontebbana e Real I.C., giocata sul neutro di Cercivento a causa di “occupazione” del campo d’Imponzo dall’Udinese, lo stimatissimo atleta J.C. Bedi si rese protagonista, in piena partita in corso, di diverbi a dir poco eleganti con alcune signore del pubblico, spettatrici a bordo campo dell’incontro calcistico in atto. Sebbene lo scambio di opinioni fra le parti fosse stato condizionato dal colore della “pelle” e che a priori reputo gravemente impari e contaminato da spregevoli presupposti di sfondo “razzista” ad oggi, mi chiedo (?)… chi nell’occasione fosse stato il “Diavolo” e “l’acqua Santa”. Lo spettacolo del “Carnico” rimane sempre unico ed il tempo ha dato sempre “ragione” e “risposte” ad ogni nostro/mio quesito.
18 Luglio 2013 alle 22:40
A proposito… oggi durante l’incontro Villa-Tarvisio del torneo juniores, a metà del primo tempo, alla fine di un’azione concitata, due signori anziani si scambiano a distanza una serie di richieste sul liquido da degustare prima di dover affrontare la calca della fine del primo tempo (?!). Nel silenzio seguito (stranamente) ad un fallo ed al seguente fischio del direttore di gara (di colore) si sente in modo distinto la fatidica parola: “NEERI”. La giacchetta nera si ferma, si gira, e guarda verso il pubblico con fare indagatore. Dal pubblico parte un “astu seet encje tu?” che tutto calma. Ora, dopo aver letto decine di scambi di opinione direi che questi due tifosi hanno veramente fatto il riassunto di come si possa risolvere una situazione nata male e finita peggio e, purtroppo per molti di noi, chi l’ha risolta non è stato né il critico d’arte calcistica né il calciatore o allenatore offeso e nemmeno il dirigente che saltuariamente deve giustificare sul sito o sui giornali gli sgarri calcistici dei suoi tesserati ma bensì il buon vecchietto che continua a guardare le partite del Carnico con l’occhio divertito e dopo due tais di neeri anche contento. Mandi
19 Luglio 2013 alle 09:23
Ho fatto un piccolo esercizio di immaginazione…se durante la fatidica partita il sig. Bedi (o un altro giocatore) si fosse comportato in modo scorretto, simulando, aggredendo gli avversari, facendo il furbo e suscitando le ire di giocatori e tifosi, il razzismo scatterebbe solo alla fatidica affermazione di “nero di m…..”? se per tutta la partita lo avvessero offeso dicendo ogni sorta di parole, dal “figlio di…” a “testa di…” senza pronunciare la fatidica parola “nero” le persone sarebbero state tacciate di razzismo allo stesso modo? Penso non siano solo le parole a generare risentimenti ma anche le azioni che uno compie e delle quali deve rendersi responsabile…penso che il tutto si generi sia dentro che fuori il rettangolo di gioco e prima di tutto il razzismo è un modo di pensare/agire che forse emerge di più in maniera latente, piuttosto che evidente e sbraitante!
19 Luglio 2013 alle 14:57
A mio avviso la sentenza è a dir poco ridicola ma …
Si sa che in Italia si ceca sempre il pelo nell’uovo (fatta la legge trovato l’inganno )… A Paularo c’è un’unica strada per arrivare allo spogliatoio/campo, quindi basterà mettere un dirigente a vietare l’ingresso ai non addetti. L’altro problema è rappresentato dalla strada per Dierico ( ?? ) Basterà mettere una pattuglia dei Carabinieri ( che se non erro, fino a pochi anni fa, dovrebbe essere sempre presente ) che dovrà semplicemente far rispettare il codice della strada 😉
Per chi volesse a tutti i costi andare in trasferta a Paularo, prima del campo c’è un bellissimo parco giochi … ecco da li magari potete seguire a partita col binocolo o alla radio.
A Cercivento ho meno presente il campo e tutto cioè che c’è attorno.. Se non ricordo male anche li c’è un’unica strada per arrivare allo spogliatoio e gli spalti non sono proprio enormi da non riuscire a controllare con uno/due dirigenti …
Se volete fare un picnic o un bagno al fiume fatelo al sabato o magari un pochino più in su, non è poi cosi difficile trovare un posticino a Cercivento. 😉 🙂
19 Luglio 2013 alle 15:41
Io non ho giocato tanto nel carnico: però ho giocato 2 anni fa l’ultima di campionato, la squadra di casa era certa di andare di andare in prima e quindi avevano preparato coreografie e feste: ho giocato con una svastica di 3 metri x 3 per metri sugli spalti…..orrore, lo feci notare all’arbitro, sul referto nulla…..
19 Luglio 2013 alle 17:04
Tra una decina d’anni in italia con questa mentalità saremo noi gli stranieri..
19 Luglio 2013 alle 23:39
caro andrea non serve aspettare una decina d’anni, oramai è già così, dobbiamo solo sperare di poter continuare a vivere nella nostra terra in santa pace senza che nessuno ci cacci via
20 Luglio 2013 alle 08:08
..ecco, par d’essere a Pontida.
20 Luglio 2013 alle 12:16
RIFLESSIONI
Lo sport ed in particolare il calcio è competizione leale e giocosa in cui chi vince stimola il vinto a un miglioramento di gioco di intesa rispettando sempre gli avversari non esiste che il vincitore mortifica il vinto non appartiene a nessun sport e tanto meno che si insultino le persone che giocano nel campo con atteggiamenti di repulsione.
Il calcio, gioco di squadra, non considera la razza dei partecipanti ne esalta le uguali capacità dando a tutti indifferentemente pari opportunità di esprimersi nella competizione a chi è più bravo ma anche a coloro meno bravi. E’ un veicolo importante di integrazione, di rispetto e di solidarietà fra gli uomini.
Vi ricordo che nella storia abbiamo avuto esempi eclatanti e in particolare Le Olimpiadi del 1936 che si svolsero a Berlino.
Adolf Hitler vuole che questo avvenimento diventi cassa di risonanza per propagandare la potenza della grande Germania e la superiorità della razza ariana ma un uomo nero rovina tutto: è Jesse Owens che dimostrandosi uomo più veloce del mondo vince quattro medaglie, e fu il primo che corse i cento metri piani in 11”4. Owens diventò un simbolo dell’antirazzismo: è la dimostrazione vivente della demenzialità di certe teorie.
QUINDI
Bisognerebbe arrabbiarsi meno e dialogare di più. È una frase di comodo detta da molti ma messa in pratica da pochi.
Siamo nel mondo della globalizzazione quindi il razzismo non deve esistere non solo nello sporta ma in nessun luogo,
Visto che parliamo di sport ci vuole un contegno civile da parte dei giocatori che si divertono in campo e da parte del pubblico che pagando vedere le partite. Non ci devono essere frasi ingiuriose, bestemmie e frasi razziste, il direttore di gara deve punire quando è sicuro di quanto sentito (non per sentito dire) e poi il giudice andare pesante.
Basta meditare un po’ su quello che è successo per capire come si possa progredire tutti insieme e poi basta polemiche pensiamo al nostro carnico cercando di non andare per la tangente..
Giovannino Bearzi
Presidente dell’Ampezzo
20 Luglio 2013 alle 13:38
Grande Presidente. I dirigenti come Lei sanno che prima di essere dirigenti si è anche educatori. Oltre al suo esempio desidero nominare un grande personaggio che ha compiuto 95 anni ed è in ospedale, è stato in prigione 30 anni per il colore della suo pelle, è diventato Presidente del Sud Africa e ai suoi coetanei di colore ha detto di non vendicarsi anzi il libro con la sua biografia ha per titolo “Ama il tuo nemico”.
Il film Invictus narra della squadra di rugby composta quasi esclusivamente da bianchi e odiata dai neri, è riuscito a farla diventare campione del mondo al capitano ha dato questo consiglio: ognuno è artefice del suo destino. Se non si è capito sto parlando del premio Nobel Nelson Mandela.
Ebbene, come dice il Presidente dell’Ampezzo, smettiamola di battibeccare per cose futili, al di sopra di cosa possa pensare dico solamente che in giro per il mondo ci sono 2 milioni di friulani, il sito Donne in Carnia dovrebbe essere letto, chissà forse non basta ma un po’ di consapevolezze le può offrire. Presidente faccia presente anche agli altri i valori del fair play.
Buon carnico a tutti